COSTRUZIONI IN CLASSE A
Cosa è un edificio a basso consumo
Un edificio a basso consumo energetico è
definito da una specifica classe energeticadi appartenenza,
che si basa sull’analisi del sistema edificio al punto di vista energetico.
L’edificio viene considerato come un involucro termico in grado di incamerare
l’energia naturale massimizzando gli apporti e minimizzando le perdite.
La classificazione energetica attribuisce
agli edifici una classe di appartenenza sulla base di quanta energia
combustibile o elettrica viene consumata ogni anno per metro quadro di
superficie. Un edificio in classe A consuma meno di 30 kWh/mq
annuo, cioè meno di 3 litri di gasolio/mq all’anno.
Classificazione energetica
La certificazione energetica,
rilasciata esclusivamente da esperti o da organismi terzi alla proprietà ed
indipendenti, rappresenta un efficace strumento di informazione per
l’acquirente, o il conduttore, sulla prestazione energetica e il grado di
efficienza dell’abitazione, riguardo principalmente l’isolamento termico e la
qualità dell’impiantistica.
A partire da Luglio 2009 per
tutti gli atti di vendita e locazione è scattato l’obbligo di inserimento
nell’atto, dell’attestazione di certificazione o qualificazione energetica
che indica la qualità e i consumi energetici dell’immobile. Il
certificato è uno strumento utile al fine della definizione del rapporto
qualità prezzo della transazione.
La maggior parte delle
costruzioni esistenti in Italia si collocano in classe G, mentre la maggior
parte delle attuali costruzioni si collocano in classe D. Questo non perchè sia
complicato realizzare un edificio di classe superiore, ma spesso per la carenza
di (in)formazione sia da parte dei progettisti che dei costruttori che non
possiedono ancora la tecnologia e la formazione necessaria per applicarla
correttamente. Altro elemento essenziale è l’interesse, l’informazione e la
disponibilità mentale da parte degli acquirenti.
Come realizzare una casa in Classe A
Di seguito i principi
costruttivi e gli accorgimenti progettuali per realizzare una casa ad alta
efficienza energetica:
- la progettazione architettonica-strutturale delle
geometrie si deve coniugare da subito con l’impiantistica ad alta
efficienza energetica tramite un’attenta analisi dei fabbisogni
energetici
- l’attenta analisi bioclimatica del sito al fine di
valutare l’interazione tra le condizioni al contorno con l’involucro edilizio,
consente di definire l’orientamento dell’edificio in modo
da sfruttare al meglio l’energia naturale a disposizione e così definire
le potenzialità energetiche del luogo.
- la scelta opportuna del numero, dimensione e ubicazione delle
aperture condiziona l’insolazione e l’ombreggiamento dell’edificio,
le finestre a doppio o triplo vetro devono essere ombreggiate tramite
persiane/frangisole, balconi o tramite interventi bioclimatici
- l’energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell’edificio
viene fornita da sistemi non convenzionali che privilegiano le fonti
rinnovabili quali:
pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria,
pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica,
ventilazione controllata per il ricambio continuo dell’aria e il recupero di
calore dall’energia termica contenuta nell’aria esausta
impianti di riscaldamento che
funzionano a bassa temperatura
come i pannelli radianti a pavimento, a soffitto o a parete
impianti a pompa di calore che sfruttano l’energia contenuta nel terreno,
nell’aria e nell’acqua di falda per generare calore, raffrescamento e controllo
dell’umidità interna
impianti di mini-eolico o mini-idro
laddove ve ne è la possibilità
recupero dell’acqua piovana e reinserimento nell’impianto idraulico per tutti
quegli usi diversi dai potabili
isolamento termico e acustico ottimale sia dell’involucro che delle aperture per
bloccare ciò che proviene dall’esterno (calore e rumore) e contenere ciò che si
produce all’interno
la minimizzazione dei fenomeni dispersivi
come i ponti termici (punti deboli della struttura in cui
aumenta la trasmittanza e l’energia si disperde dall’interno verso l’esterno)
tramite il trattamento accurato dei punti critici: soglie, davanzali, angoli e
balconi
il monitoraggio in continuo
dei vari parametri: temperatura, velocità del vento, umidità relativa dell’aria
interna oltre a quella esterna dell’edificio.
Applicando questi semplici principi
è possibile ottenere degli ottimi risultati, il migliore di questi è la casa
passiva: edificio in grado di auto-sostenersi energeticamente grazie
all’ottimale sfruttamento dell’irraggiamento solare e del calore presente
nel terreno, che nella stagione fredda bastano a compensare le minime perdite
dell’involucro.
Costi
Rispetto alla tipologia
costruttiva tradizionale, per costruire un’abitazione ad elevata efficienza
energetica, in un mercato che vede abbassarsi rapidamente i prezzi delle nuove
tecnologie, l’attuale
maggior costo di realizzazione pari circa al 10% dei prezzi medi di mercato, fa si che questo si abbatta in pochi anni grazie al risparmio dei costi di riscaldamento e raffrescamento. A tal riguardo si pensi che una casa
in classe A consuma meno di 30 kWh/mq annuo, che in termini economici significa
un consumo annuale stimato tra i 200 e i 300 € per 100 mq di abitazione, con un
risparmio economico nei confronti di un’abitazione della stessa metratura ma di
classe F di circa 1000 € l’anno.
Vantaggi
- sostenibilità ambientale
sia per le limitate emissioni in atmosfera che per lo
sfruttamento delle risorse disponibili
- miglioramento della qualità della vita
grazie al benessere abitativo e al comfort termico,
acustico, igrometrico, illuminotecnico e alla qualità dell’aria interna
- risparmio energetico ed economico
grazie alla diminuzione dei consumi
- maggior valore di mercato
e quindi un buon investimento per il futuro
- minor dipendenza dai combustibili fossili
e dalle crisi di approvvigionamento
La progettazione
Una progettazione efficiente
deve interagire attivamente con la diagnosi energetica dell’intero sistema al
fine di individuare strategicamente le scelte ottimali, partendo dalle singole
componenti stratigrafiche dell’edificio sino ad arrivare agli impianti in
stretta correlazione con le variabili del sito e ai regolamenti locali.
Le componenti impiantistiche
devono essere perfettamente modulate in base alle reali esigenze termiche
dell’involucro. Ovvio è che un involucro che massimizza i guadagni di energia e
ne minimizza le perdite non ha bisogno di sistemi impiantistici di elevata potenza.
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